Padova | A Palazzo Folco l’archeologia è protagonista con la presentazione del volume “Spineda tra le acque del Musone. Un sito d’alta pianura dalla protostoria al tardo antico”
In occasione del Piano di Valorizzazione dei luoghi della cultura 2025, prosegue il ciclo di conferenze ospitate a Palazzo Folco, sede della Soprintendenza a Padova, con l’appuntamento di giovedì 23 ottobre a tema archeologico, con la presentazione del volume "Spineda tra le acque del Musone - Un sito d’alta pianura dalla protostoria al tardo antico" a cura di Matteo Frassine, Valentina Donadel, Alberto Balasso.
Data:
16 Ottobre 2025
In occasione del Piano di Valorizzazione dei luoghi della cultura 2025, prosegue il ciclo di conferenze ospitate a Palazzo Folco, sede della Soprintendenza a Padova, con l’appuntamento di giovedì 23 ottobre a tema archeologico, con la presentazione del volume
“Spineda tra le acque del Musone – Un sito d’alta pianura dalla protostoria al tardo antico”
a cura di Matteo Frassine, Valentina Donadel, Alberto Balasso.
Presenta il volume:
Franco Marzatico – già Dirigente Generale Unità di missione strategica
Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento
Intervengono i Curatori:
Matteo Frassine – Funzionario Archeologo Soprintendenza ABAP per le province di Pd, Tv e Bl
Valentina Donadel – Conservatrice Museo Naturalisico Archeologico di Vicenza
Alberto Balasso – Archeologo P.eT.R.A. Società Cooperativa
Dopo la presentazione del volume, seguirà una visita guidata a Palazzo Soranzo Cappello, a cura del personale della Soprintendenza.
📆 Giovedì 23 ottobre 2025
⏰ ore 16.45
📌 presentazione del volume “Spineda tra le acque del Musone – Un sito d’alta pianura dalla protostoria al tardo antico”
📍 Palazzo Folco – Via Aquileia, 7 – Padova
✅ Ingresso libero
👉 Seguirà visita guidata al Palazzo
In località Spineda (Riese Pio X – Tv), a seguito dei lavori per la realizzazione di Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), è stato rinvenuto un notevole complesso archeologico pluristratificato, compreso tra la protostoria e l’epoca romana. La caratteristica principale del sito è la forte connessione con l’idrografia locale, in particolare con l’antico corso del fiume Musone e delle sue divagazioni. La principale fase di occupazione risale alla tarda età del Bronzo quando a Spineda nasce un grande insediamento costituito da capanne, fossati per la regolamentazione delle acque, piccole strutture a fuoco per le lavorazioni artigianali e aree dedicate all’allevamento e all’agricoltura. Questo grande villaggio viene abbandonato per alcuni secoli e rioccupato alle soglie dell’età del Ferro, quando l’area è dedicata ad attività artigianali, con la presenza di alcune piccole fornaci.
Tra la metà del VI e la seconda metà del V sec. a.C. in un’area molto ristretta viene impostata una piccola area votiva a carattere campestre, con la presenza di fuochi su cui venivano bruciate offerte di animali e vegetali.
L’ultima fase di occupazione antica è riferibile all’epoca romana e tardo antica quando le evidenze, se pur molto intaccate dai lavori agricoli moderni, sembrano rimandare ad una area destinata ad una qualche forma di attività produttiva. Queste evidenze rappresentano un tassello fondamentale per la ricostruzione del quadro generale dell’occupazione di un territorio finora pressoché sconosciuto e la cui storia sta emergendo in anni recenti proprio grazie alle ricerche condotte dall’allora Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso in relazione alla realizzazione di importanti opere pubbliche.

Ultimo aggiornamento
16 Ottobre 2025, 12:22
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI PADOVA, TREVISO E BELLUNO