Padova | Una nuova necropoli veneta scoperta durante un cantiere dell’Università
Nel 2024 hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione delle palazzine in affaccio su via Campagnola e anche in questo settore i risultati della ricerca archeologica, tuttora in corso, non hanno tardato a palesarsi. Sotto una delle palazzine sono comparse, infatti, tombe più antiche di quelle della vicina necropoli romana, databili all’età protostorica. La cronologia verrà precisata dallo studio analitico dei materiali datanti ma preliminarmente parrebbe risalire a un arco temporale ampio, dal VI-V secolo a.C. alla romanizzazione.
Data:
20 Maggio 2025

Nel 2023 è stato approvato il progetto di riqualificazione urbana relativo alla ristrutturazione di alcuni edifici per la realizzazione di uno studentato dell’Università presso il complesso ex SEEF, in via Campagnola.
Il progetto in questione costituisce l’ideale continuazione verso Sud del complesso già realizzato con tre grandi aule, un’area a verde e spazi di passaggio e di sosta ad uso pubblico.
Indagini archeologiche in estensione erano già state eseguite tra il 2022 e il 2023, con la direzione della Soprintendenza ABAP di Padova (dott.ssa Cinzia Rossignoli), dalla ditta incaricataSAP, portando in luce una necropoli di età romana costituita da ben 220 tombe. Si tratta di sepolture databili tra l’età augustea e gli inizi del II secolo d.C. ovvero nel periodo di massima fioritura della città romana. Fittamente disposte in gruppi, queste tombe rivelano un carattere familiare, con corredi di buona qualità riferibili a proprietari di ceto sociale medio.
Dopo una pausa delle indagini, dovuta alla costruzione e all’inaugurazione delle nuove aule, nel 2024 hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione delle palazzine in affaccio su via Campagnola e anche in questo settore i risultati della ricerca archeologica, tuttora in corso, non hanno tardato a palesarsi.
Sotto una delle palazzine sono comparse, infatti, tombe più antiche di quelle della vicina necropoli romana, databili all’età protostorica.
La cronologia verrà precisata dallo studio analitico dei materiali datanti ma preliminarmente parrebbe risalire a un arco temporale ampio, dal VI-V secolo a.C. alla romanizzazione.
Ad oggi, le tombe individuate (in questo caso dalle ditte archeologiche Semper e Malvestio), sono una decina, tra le quali vi è una prevalenza di tombe “a dolio” – grandi contenitori fittili che contenevano il vaso ossuario e il corredo funebre – ma anche casse di legno e cassette litiche.
Merita di essere menzionata, tra le tombe, una sepoltura di cavallo, animale dall’importante significato simbolico e rituale; una sola inumazione in nuda terra accompagnava un dolio di imponenti dimensioni. Questo e altri doli sono stati cassonati, prelevati e portati in laboratorio per procedere col micro-scavo del contenuto e successivamente con il restauro e la valorizzazione.
La tomba ad oggi più ricca, contenuta all’interno di una grande cassa lignea quadrangolare, è caratterizzata da un ricco corredo di almeno 36 reperti, tra cui due vasi ossuari, numerosi elementi fittili di varie fogge e alcuni elementi in bronzo e in ferro, che denotano un livello sociale elevato.
Vincenzo Tiné – “perché questa nuova necropoli Nord ci consente di accertare che i limiti della città veneta coincidono sostanzialmente con quelli della città romana, chiarendo definitivamente la straordinaria dimensione urbana della Prima Padova”.
«I lavori avviati dall’Università di Padova per la realizzazione di nuovi spazi dedicati alla didattica e alla vita studentesca hanno portato alla luce un patrimonio archeologico di grande valore – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova.
È una scoperta che arricchisce la conoscenza della storia di Padova e dimostra, ancora una volta, quanto sia preziosa la sinergia tra sviluppo urbano, ricerca scientifica e tutela del territorio. L’Ateneo, attraverso i suoi interventi, contribuisce non solo alla formazione e all’innovazione, ma anche alla valorizzazione della memoria storica della città».
Al sopralluogo congiunto sul sito dello scavo hanno partecipato la Rettrice dell’Università di Padova prof.ssa Daniela Mapelli con la Prorettrice per la Cultura, l’archeologa prof.ssa Monica Salvadori e il Dirigente Tecnico dell’Università di Padova e responsabile dei lavori arch. Giuseppe Olivi.

RASSEGNA STAMPA
Archaeoreporter
Il Mattino di Padova
https://www.mattinopadova.it/cronaca/padova-cantiere-universita-via-campagnola-scoperta-archeologica-cf7lggw7
TelePadova 7 Gold
Gruppo Tv7
https://www.gruppotv7.com/notizie/padova/una-necropoli-paleoveneta-nel-cantiere-dell-ateneo-12427
PadovaOggi
https://www.padovaoggi.it/attualita/necropoli-scavi-via-campagnola-padova-19-maggio-2025.html
Telenordest
Università di Padova
https://www.unipd.it/news/nuova-necropoli-compare-dagli-scavi-complesso-unipd-campagnola
Polesine 24.it
https://www.polesine24.it/cronaca/2025/05/21/news/eccezionale-scoperta-sotto-padova-348499/
Siviaggia.it
Tv Vicenza – Gruppo Media Video
Ultimo aggiornamento
26 Maggio 2025, 09:49