Dal Ministero della Cultura nuovi, importanti finanziamenti per interventi di tutela e valorizzazione di beni culturali a Padova e provincia

Nell’ambito della programmazione straordinaria del Ministero della Cultura per l’annualità 2025 - 2027, ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, particolare rilevanza assumono gli interventi oggetto di cospicui finanziamenti nella città di Padova e nella sua provincia.

Data:
14 Marzo 2025

Dal Ministero della Cultura nuovi, importanti finanziamenti per interventi di tutela e valorizzazione di beni culturali a Padova e provincia

Nell’ambito della programmazione straordinaria del Ministero della Cultura per l’annualità 2025 – 2027, ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, particolare rilevanza assumono gli interventi oggetto di cospicui finanziamenti nella città di Padova e nella sua provincia.

Gli interventi finanziati a Padova sono:

  • Palazzo Angeli e il Museo del Precinema => 700.000,00 euro;
  • Caserma Prandina => 1.300.000,00 euro, che si aggiunge al finanziamento già erogato nella programmazione 2022 – 2024, pari a 679.421,20 euro (L.190/2014) per complessivi 1.979.421,20 euro;
  • Chiesa di San Pietro Martire => 768.495,00 euro, che si aggiunge al finanziamento già erogato nella programmazione 2022 – 2024 pari a euro 600.000,00 (L. 232/2016) per complessivi 1.368.495,00 euro;
  • Depositi archeologici della Soprintendenza di Pontevigodarzere, Salboro e Via Malta => 400.000,00 euro, che si aggiungono ai pregressi finanziamenti del 2022 – 2024 pari a 150.000,00 per complessivi 550.000,00 euro.

Gli interventi finanziati in provincia di Padova sono:
Castello di San Martino della Vaneza, Cervarese Santa Croce => 800.000,00 euro;
Villa romana di Via Neroniana, Montegrotto Terme => 400.000,00 euro, che si aggiunge al finanziamento di 1.259.600,00 euro della programmazione del 2021 – 2023 e a quello di 250.000,00 euro della programmazione 2019 – 2020 per l’area archeologica di Via Scavi/Viale Stazione, per complessivi 1.909.600,00 euro destinati alla valorizzazione dell’intera area archeologica.

Palazzo Angeli, Padova
Completamento del restauro di Palazzo Angeli mediante recupero del piano primo e adeguamento impiantistico
L’intervento prevede il restauro del piano primo, l’adeguamento del piano nobile e l’adeguamento normativo antincendio di Palazzo Angeli per l’ottenimento del CPI (certificato di prevenzione incendi) per ospitare l’ampliamento dell’importante Museo del Precinema, che attualmente occupa il piano terzo – sottotetto – al fine di esporre tutti i numerosi preziosi reperti della collezione, al momento in deposito, e dare vita ad un museo unico a livello nazionale se non internazionale.
L’immobile è di proprietà del Comune di Padova e, a breve, anche la preziosa collezione sulla storia del cinema, della televisione e delle nuove forme di tecnologia immersa e multimediale verrà donata al Comune di Padova dalla famiglia Zotti, attuale proprietaria.
Il palazzo è un edificio a tre arcate, edificato come residenza del cardinale Bessarione nel corso del XV secolo. In seguito fu dimora di Andrea Memmo, Procuratore di San Marco, e responsabile della trasformazione e della bonifica di Prato della Valle. Probabilmente l’amico Giacomo Casanova fu suo ospite mentre dalle finestre di questo Palazzo il Canaletto realizzò la sua fanosa veduta panoramica del Prat, alla metà del Settecento, servendosi di una camera oscura.
Il progetto di restauro degli spazi del palazzo da adibire a Museo, finanziato dal Ministero della Cultura con 700.000,00 euro, garantirà prioritariamente la conservazione del monumento sottoposto a tutela.
Il palazzo, di particolare pregio architettonico come dichiarato nel provvedimento di tutela emanato, verrà quindi mantenuto attraverso una serie di mirati interventi volti a garantire il pieno rispetto dei caratteri distributivi e materici esistenti e verrà attivata una convenzione per l’esecuzione congiunta dell’appalto tra il Comune di Padova e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.
L’intervento si configura come partenariato con l’Amministrazione del Comune di Padova, nell’ottica di coniugare le esigenze di tutela con quelle della valorizzazione dell’importante collezione, al fine di migliorarne l’accessibilità e la conoscenza da parte della cittadinanza e della collettività.
Una volta ultimato il riassetto con la nuova configurazione, quello del Precinema entrerà a far parte dell’articolato circuito dei musei cittadini.

Caserma Prandina, Padova
Il cantiere di restauro dell’edificio delle scuderie della Caserma Prandina rientra nella programma generale di riqualificazione del compendio in sinergia tra Comune e Soprintendenza, attuale proprietaria dell’edificio demaniale.
L’ex scuderia o cavallerizza della Prandina, con una superficie coperta di circa 1000 mq, è stata vincolata dalla Soprintendenza, insieme ad altri due edifici storici residui, con provvedimento ministeriale del 19 gennaio 2017, come parte di un compendio medievale benedettino compreso nella cinta muraria sia trecentesca che cinquecentesca, e come tipologia architettonica militare di fine ‘800 e inizio ‘900 di cui si sono salvaguardate alcune peculiarità strutturali come le travi in legno e i tiranti metallici di fattura locale.
Il cantiere ha visto una prima fase di lavori tra il 2022 e il 2024, finanziati dal MiC con 679.421,20 € impiegati completamente per il rilievo strumentale degli spazi e dei materiali che compongono l’edificio, la messa in sicurezza dell’immobile di cui il tetto era in buona parte crollato e pericolante e la progettazione; ad essa segue ora una seconda, più importante tranche di risorse ministeriali, , per il triennio 2025-2027 per complessivi 1.300.000 €, destinati al completamento del restauro del tetto, e agli impianti.

Chiesa di San Pietro Martire, Padova
La chiesa di San Pietro fa parte di un più ampio complesso monastico e rappresenta uno degli edifici sacri più antichi della città di Padova. La chiesa è stata già oggetto di un intervento di verifica del rischio sismico grazie ad un finanziamento da parte del Ministero della Cultura pari a euro 600.000,00 (L. 232/2016, art. 1, comma 140), grazie al quale sono stati eseguiti il completo rilievo dell’edificio, le indagini conoscitive funzionali alle valutazioni di rischio sismico ed è in avvio il primo stralcio del progetto per il miglioramento sismico della copertura al di sopra del presbiterio e dell’abside, ove sono state rilevate le criticità strutturali maggiori.
Con il finanziamento ora ottenuto dal Ministero della Cultura (L.190/2014) per il triennio 2025 – 2027, pari a 768.495,00 euro, sarà possibile completare i lavori sulle coperture in corrispondenza dell’abside, del presbiterio e dell’aula, consentendo la riapertura al pubblico dell’edificio sacro.
In ragione dell’importanza della chiesa di San Pietro Martire per la città di Padova e di una sostanziale assenza di ricerche organiche su di essa.
Il progetto è stato elaborato in sinergia con la diocesi di Padova, in qualità di soggetto rappresentante la proprietà, e potrà avvalersi in futuro di forme di accordi volte all’implementazione dei livelli di conoscenza del bene e alla relativa valorizzazione, facendo ad esempio rientrare il bene nel circuito chiese aperte.

Castello di S. Martino della Vaneza di Cervarese S. Croce (PD) – Museo del fiume Bacchiglione
Il castello di San Martino della Vaneza si trova nel comune di Cervarese Santa Croce ed è di proprietà della Provincia di Padova.
Il Museo del Fiume Bacchiglione al suo interno espone reperti archeologici statali, rinvenuti nell’alveo del fiume nel corso degli ultimi decenni del secolo scorso. Tra questi spiccano per caratteristiche e unicità due piroghe monossili in legno di quercia (la maggiore delle quali misura circa 16 m di lunghezza) rinvenute nell’alveo del fiume nel 1972 e datate al VII – VIII sec. d.C. mediante analisi al radiocarbonio.
L’obiettivo fondamentale del progetto finanziato è quello di recuperare tutti gli spazi del castello, migliorando i servizi e l’offerta museale.

Villa romana di via Neroniana, Montegrotto Terme (PD)
L’area di Montegrotto Terme ha restituito numerose testimonianze insediative di epoca romana, relative allo sfruttamento delle acque termali: le “aquae patavinae” di Plinio il Vecchio.
In particolare, l’area archeologica della villa romana di via Neroniana conserva i resti di una lussuosa dimora di età romana imperiale, utilizzata e rimaneggiata almeno fino al III – IV secolo d.C.
Nell’ambito di un precedente finanziamento concesso della L. 190/2014, pari a 250.000,00 nella programmazione 2019 – 2020 e 1.259.600,00 nella programmazione del 2021 – 2023, che aveva riguardato interventi di restauro e valorizzazione dell’area archeologica di via Scavi-viale della Stazione, nel 2022-2023 si è intervenuti anche sulla villa di via Neroniana, con opere di consolidamento dei piani pavimentali musivi dei vani n. 6 e 12 e sono state apportate migliorie alla grande copertura permanente dell’area realizzata nel 2011.
I nuovi interventi garantiranno la tutela e la sicurezza dei resti archeologici conservati a vista, nonché una migliore fruizione pubblica.

Da “Il gazzettino” del 14 marzo 2025:

Ultimo aggiornamento

19 Marzo 2025, 16:13