È una parola chiave del lavoro della Soprintendenza: la tutela. In cosa consiste? E come si esplica la tutela sul patrimonio culturale di competenza?

Lo Stato ha legislazione esclusiva sulla tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali (art. 117 Costituzione). La Soprintendenza esercita le sue funzioni di tutela sul territorio come ufficio periferico del Ministero della Cultura.

Data:
5 Novembre 2021

È una parola chiave del lavoro della Soprintendenza: la tutela. In cosa consiste?     E come si esplica la tutela  sul patrimonio culturale di competenza?

La “tutela” è una parola chiave già nell’art. 9 della Costituzione Italiana:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”, in attuazione del quale il Codice dei Beni Culturali (Dlgs n.42/2004) recita che “La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura” (art. 1).

E’ evidente che, accanto alla tutela in sé, non deve certamente mancare la finalità ultima di essa, ossia la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale da parte della collettività, quindi la valorizzazione, tanto che quest’ultima è parte integrante della definizione di “tutela” contenuta nell’art. 3 del codice dei Beni Culturali (Dlgs n.42/2004):
“La tutela consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione.”

L’attività istituzionale di tutela si esplica in fasi distinte e tutte strettamente collegate che sono:

  • Il riconoscimento del bene culturale, che presenta un oggettivo interesse culturale per la collettività.
  • La protezione, ossia quelle misure che stabiliscono, tra l’altro, le tipologie di interventi vietati o soggetti ad autorizzazione.
  • La conservazione del bene culturale, è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro (art. 29 Codice Beni Culturali), volta a preservare l’autenticità dei beni culturali e a garantirne la trasmissione al futuro, facilitandone la lettura senza cancellarne le tracce di passaggio nel tempo.

La Soprintendenza assolve alle sue funzioni di tutelare il patrimonio culturale che ricadono nel territorio di propria competenza, che comprende sia beni culturali che paesaggio, anche in coordinamento con i sovraordinati Uffici ministeriali, mediante una serie di iniziative e di procedimenti tecnico-amministrativi volti a conformare e regolare diritti e comportamenti inerenti al patrimonio culturale.

Questi procedimenti sono differenti se si tratta di beni culturali o di paesaggio; in questo secondo caso (III parte del Codice dei Beni Culturali) la Soprintendenza non ha competenza esclusiva sul paesaggio, ma partecipa in cogestione con le istituzioni regionali ai vari procedimenti di tutela.

Per quanto riguarda i beni culturali mobili e immobili (parte II del Codice dei Beni Culturali), alcuni tra i più importanti procedimenti amministrativi avviati dalla Soprintendenza, previsti dal Codice, sono:

– procedimenti di verifica di interesse culturale e di dichiarazione di interesse culturale;

– procedimenti di individuazione delle “aree di rispetto” dei beni culturali: tutela indiretta;

– autorizzazioni relative a lavori,interventi e spostamento dei beni culturali, anche in un’ottica di controllo degli interventi di natura pubblica e privata.

Per un elenco completo delle attività istituzionali della Soprintendenza: DPCM 169/2019 art. 41
Per un approfondimento sulle attività istituzionali della Soprintendenza:

Accanto alla tutela, attività istituzionale principale, la Soprintendenza lavora anche per valorizzare quei beni tutelati e per promuoverli e farli conoscere il più possibile alla collettività, essendo essi un patrimonio appartenenti a tutti. Seppure in misura minore rispetto alla tutela, la Soprintendenza organizza eventi di valorizzazione dei beni culturali principalmente attraverso il piano di Valorizzazione dei luoghi della Cultura, che si svolge annualmente con eventi durante alcuni mesi dell’anno. Il Piano di Valorizzazione è un’iniziativa promossa ogni anno dal Ministero della Cultura.

Ultimo aggiornamento

11 Novembre 2021, 16:21