Piccola perla incastonata alle porte dell’area dolomitica, il parco archeologico del Castelliere di Noal, a Sedico (Bl), è da 3300 anni testimone dell’epoca dei grandi siti archeologici europei.
Sono stati presentati stamattina in conferenza stampa gli esiti degli scavi archeologici condotti, tra giugno 2024 e gennaio 2025, nell’area della realizzazione del nuovo edificio per la radioterapia di Castelfranco che hanno consentito l’individuazione di uno straordinario contesto archeologico grazie al ritrovamento di resti di un villaggio databile tra la fine del IV e il VII secolo d.C.
Nell’ambito delle iniziative di promozione e divulgazione culturale previste dal Comune di Portogruaro, giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17:00 presso la Biblioteca “N. Bettoni” a Portogruaro avrà luogo la conferenza “In viaggio con Antonio Canova. Patrimoni canoviani tra gestione, tutela e valorizzazione”, a cura della Dott.ssa Debora Tosato, in servizio presso questa Soprintendenza.
La Soprintendenza e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova presentano giovedì 15 maggio, presso la sede patavina della Soprintendenza, il volume “Nel suburbio di Padova – Il contesto funerario romano di via Sant’Eufemia”, a cura di Cecilia Rossi, Stefania Mazzocchin e Silvia Tinazzo.
L'intervento di manutenzione curato dalla Soprintendenza con finanziamenti ministeriali si è concluso prima dell'inverno e ha previsto l'applicazione di un protettivo sulla superficie mosaicata, il fissaggio delle tessere lungo i bordi delle lacune, il diserbo della fascia perimetrale e l'installazione di un nuovo pannello, corredato da un'ortofoto del mosaico e da un breve testo con traduzione in inglese.
La mostra fa conoscere al pubblico le novità archeologiche emerse negli ultimi anni nel vicentino, frutto sia di campagne di scavo che di rinvenimenti occasionali, che hanno arricchito il quadro di conoscenze già noto.
Nel quadro delle attività di valorizzazione della Villa romana dei Mosaici di Negrar di Valpolicella (VR) è nata l’idea di collegare in un’associazione nazionale le diverse aziende agricole e cantine che hanno sviluppato connessioni tra le loro produzione vinicola e importanti siti archeologici del territorio.
Si tratta dei siti archeologici più importanti del territorio regionale, candidati ad essere confermati o individuati dal redigendo Piano Paesaggistico Regionale come vere e proprie zone archeologiche (ai sensi dell’art. 142, 1, m) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e ad essere oggetto di particolare attenzione negli strumenti urbanistici dei Comuni ospitanti. L’esperienza veneta sul tema archeologico-paesaggistico sarà messa a confronto con quella delle regioni del Nord Italia che hanno già approvato o stanno elaborando i piani paesaggistici.
Evento con prenotazione obbligatoria (link nell'articolo) fino ad esaurimento posti.
Il Rapporto di missione 2024 ha come obiettivo quello di valorizzare per intero l’attività di tutela svolta dai Servizi della Direzione generale e dalle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio rendendo conto della molteplicità e varietà degli interventi condotti grazie alle straordinarie competenze del personale tecnico degli Uffici centrali e periferici del Ministero della Cultura (MiC).