Gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi al Battistero di Padova
Il progetto intende proporre una visione in buona parte inedita degli affreschi di Giusto De’ Menabuoi al Battistero della Cattedrale di Padova.
Il progetto intende proporre una visione in buona parte inedita degli affreschi di Giusto De’ Menabuoi al Battistero della Cattedrale di Padova.
Dalla necropoli di Padova, un caso di recupero complesso spiegato in tutte le fasi dello scavo, comprese le operazioni di primo intervento conservativo e il prelievo dei reperti.
Il restauro è avvenuto presso il Laboratorio di restauro della Soprintendenza nella sede di Palazzo Folco, a Padova.
La tomba si data agli inizi del II sec. d.C. ed è riferibile a un individuo adulto di sesso femminile di cui sono stati recuperati in fase di scavo i pochi resti osteologici presenti all’interno della fossa.
La necropoli di San Donato di Lamon rappresenta il più esteso sepolcreto di età romana rinvenuto ad oggi nel territorio bellunese. A partire dal 2000 il sito è stato indagato con regolari scavi archeologici programmati dalla Soprintendenza.
Restauro, consolidamento strutturale e recupero funzionale | 2003-2014
Pronto Intervento del 2005 Restauro degli intonaci di facciata – Progetto pilota
Il restauro è stato realizzato presso il Laboratorio della Soprintendenza, nella sede di Padova, a Palazzo Folco. Attualmente il bronzetto si trova nel Museo Archeologico Cadorino, Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, Pieve di Cadore (BL).
Il rinvenimento di un reperto in stato frammentario può fornire una straordinaria occasione per l’osservazione di particolari e di dettagli tecnologici altrimenti non visibili; un caso emblematico è rappresentato dalla fibula, della quale durante le operazioni di restauro, è stato possibile ricostruire la particolare tecnica di esecuzione.